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Visualizzazione dei post da 2012

Cavolo soffocato

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Bè la fine del mondo è vicina. I testimoni di Geova lo dicono da un'eternità, praticamente come i Maya. Anche se niente fa presagire che il mondo smetterà di girare come ha sempre fatto. Io mi alzerò come tutti i giorni, pulirò il bagno e farò la lavatrice, poi andrò in palestra e a lavoro. Ovvio, se uno tsunami si alzasse dal mare e dovessi fuggire, non aspettatevi che resti lì a fare l'infermiera. Sarò malvagia e senza cuore, ma state certi che mollerei tutto e scapperei a gambe levate, con tanti saluti. Della serie "chi c'è c'è e chi non c'è si arrangi". Vabbè, ora lascio da parte le mie cretinate da apocalisse e vi parlo del cavolo. Il cavolo soffocato da parte delle ricette della mia famiglia a cui sono più affezionata. Mia madre lo prepara ogni autunno e io non posso fare a meno di riproporlo nel breve periodo in cui i cavolfiori "sbocciano" e invadono i banchi ortofrutticoli. Servono pochissimi ingredienti ed è molto sapori

I muffin al cioccolato di Nigella Lawson (con olio ma non burro)

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Mentre mezzo mondo corre in giro per acquistare i regali di Natale, io memore dell' esperienza dell'anno scorso , stavolta me ne resto comodamente a casa, col camino che scoppietta accanto a me che mentre la mia torta all'arancia cuoce, perchè ho già comprato tutti i regali. Per una volta ho giocato d'anticipo e ne vado orgogliosa. Ho più tempo per me e i miei interessi. E per provare qualche ricetta nuova. Quella di oggi arriva direttamente da Nigella Lawson. Provate e gustate questi muffin. Ne vale la pena. MUFFIN AL CIOCCOLATO 2 tazze o 250 gr di farina 00 175 gr di zucchero 2 cucchiai colmi di cacao amaro 250 ml di latte 1 uovo 2 cucchiaini di lievito per dolci 90 ml di olio di semi 1/2 cucchiaino di bicarbonato 150 gr di gocce di cioccolato Qui c'è veramente poco da fare. In una ciotola mescolare farina, zucchero, cacao, lievito, bicarbonato e quasi tutte le gocce di cioccolato. Lasciamone qualcuna da parte. In un

Albero di Natale alle nocciole

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Le stranezze non finiscono mai dove lavoro io. Dopo il Mitico credevo di aver toccato il fondo, ma una nuova sorpresa mi attendeva. Il Folle inizia la sua dialisi dicendomi che vuole mostrarmi una cosa divertente. Sapevo già di cosa si trattava, ma non ero sicura di voler vedere con i miei occhi. Ho tergiversato per molto tempo, ma alla fine lui mi ha messo davanti quella cosa... No, non quello che pensate voi! Era una piccola bara, con tanto di croce in rilievo. Poi la apre e mi fa vedere... Dentro c'era una bambolina in plastica a forma di fraticello con tanto di saio e chierica. E il pene di fuori. Sì, proprio così. Degno del peggior addio al celibato. Sono rimasta senza parole, che qualche secondo dopo si sono ripresentate sotto forma di fiume in piena. E vai a spiegarglielo che è un ospedale, che è di pessimo gusto, che qualcuno potrebbe restare offeso, che condivide la camera con due signore anziane, ecc... Lui non sente ragioni, anzi, si off

La ricetta per il contest di Giacomo Picariello: frollini agrodolci speck e timo con cuore di uvetta

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Ecco un altro partecipante al mio contest: Giacomo Picariello. Mi ha mandato una mail con la sua proposta, decisamente insolita come lo fu il gelato caprese che presentò per il contest di questa estate sul gelato. Ovviamente la sua ricetta non poteva essere qualcosa di convenzionale... Ovviamente vi posto la sua mail senza cambiare una virgola! Frollini agrodolci speck e timo con cuore di uvetta Questi frollini sono ideali per un aperitivo. Sono molto versatili, infatti si possono accompagnare a formaggi molli, come ricotta, stracchino, crescenza, ma anche a formaggi a pasta dura o semidura, come grana, parmigiano, provola e via dicendo. Io li ho abbinati a dello yogurt magro e a degli zucchini marinati al timo (marinatura con aceto, sale, olio, timo). Unica controindicazione (come dicono in famiglia dopo averli spazzolati): uno tira l'altro!!!! :-) Ingredienti per circa 40 frollini: 60gr di zucchero; 125gr di burro morbido; pizzico

Le mie arancine al salmone

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Ammetto sinceramente che le arancine di riso non erano al top nella mia classifica di piatti tipici siciliani. Adoro i cannoli, stravedo per il cous cous, la cassata poi, che ve lo dico a fare? Ma le arancine proprio mi davano l'idea di qualcosa di impossibile da mandare giù, se non accompagnate da almeno 1 litro d'acqua.  Ho passato anni a tergiversare su questa preparazione. Poi, un giorno, il grande passo. Mi decido a lasciare il cannolo per dolce e provare a superare le mie personalissime Colonne d'Ercole chiedendo un'arancina ripiena di ragù. Siedo su una panchina e la guardo: è enorme. Da dove comincio?  Ste mi guarda divertito e mi esorta all'assaggio. Lui le conosce bene, ha avuto una fidanzata siciliana. Va bene, ci provo. Do' un morso, e poi solo l'estasi.... Immaginavo che il riso fosse asciutto e il sugo poco. Ma mi sbagliavo, e di tanto. Riso succoso, un ragù portentoso, e poi la crosticina croccante che si rompe sot

TUTTI I BISCOTTI CHE VUOI, un piccolo contest sotto le feste

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Un'idea in testa. Ogni anno, da almeno dieci anni. Sotto le feste si fanno i biscotti. Non so neanche io perchè, ma per me sono il simbolo dello stare insieme. Nuvole di farina, il forno acceso, e tanti aromi che si mescolano nell'aria.  C'era sempre qualche amico che mi faceva compagnia mentre stavo con le mani in pasta.  Non toccavano nulla, per carità, guardavano e basta chiacchierando con me del più e del meno. Credo di aver preparato 3 chili di frolla un anno, salvo accorgermi che erano veramente troppi. Così è nata la tradizione di regalarne ad amici e parenti. Lo scorso anno ne ho preparato per tutti i colleghi: una fatica immane, ma che soddisfazione! E anche quest'anno sono pronta per la grande sfida, a patto di stare al passo con gli altri impegni. E ora entrate in gioco voi care amiche. Voglio scoprire le vostre ricette e trucchi a riguardo. Non scherzo quando dico che siete per me fonte di ispirazione con tutte le vostre crea

Fusilli con polpettine e mozzarella

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Sono rimasta sconcertata. Mentre i centri commerciali pullulano di persone le vie del centro di Cagliari sono cimiteri di vetrine sporche. I negozi in cui spendevo le mie paghette non ci sono più, "stritolati dalla crisi" dicono. Ma siamo realmente sicuri che sia così? In fin dei conti non ho visto nessuno combattere in maniera agguerrita il calo di compratori. Nessuno che fa orario continuato permettendo a chi lavora di fare qualche acquisto durante la pausa pranzo. E la domenica? Il centro è deserto. E dire che proprio in quel giorno attraccano al porto navi da crociera cariche di turisti desiderosi di visitare negozi e monumenti. E la sera? Non sia mai che qualcuno tenga aperto dopo le sette e mezzo di sera. Diciamoci la verità: siamo un popolo di cialtroni. Bravi a lamentarci ma poco attivi quando bisogna rimboccarsi le maniche. I tempi sono cambiati è vero, ma senza una reazione si annega e basta. Voi che ne pensate? Intanto vi lascio con una pastasciutt

Il castagnaccio e un pensiero all'Araba

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Un compleanno speciale. Una donna sorprendente. Divertente, ironica, positiva e un pizzico folle. Stefania è proprio così. E il suo blog la rispecchia perfettamente. Oggi sono 3 anni che ci delizia con le sue ricette dotate di barbatrucchi, ma soprattutto con le sue storie esilaranti, che mi fanno riflettere su come il mondo sia diverso a qualche ora d'aereo da qui. Usi e costumi che per noi sono allucinanti, lì sono la normalità, e Stefy ci si tuffa a capofitto ogni giorno con il senso dell'umorismo che contraddistingue rendendola la nostra  Araba Felice. Grazie di tutto Stefy. Un pacco di farina di castagne comprato qualche settimana fa' e neanche la più pallida idea di cosa farci. Alla fine mi sono attenuta a un gran classico che non avevo mai provato. Un piatto povero che mi ha rimandato alla mente le immagini di alcuni bambini (io e mio cugino) che aprivamo pigne in una pineta per divorare il loro gustoso segreto. E il sapore delle castagne bo

Biscotti al burro d'arachidi

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Giovedì mattina a lavoro. Il Mitico Paziente è felice: "Mi è sceso il polistirolo (colesterolo), la microbina (emoglobina) va bene e anche la diabeta (glicemia)". La mia collega lo guarda con gli occhi divertiti ma con l'espressione seria di una professionista della salute che sa il fatto suo, non si scompone neanche quando il Mitico le domanda: "Vuoi sapere cosa ho oggi a pranzo?", lei ribatte:"Se me lo vuoi dire..." "Dunque, piselli con la cotenna di maiale, e poi ci aggiungo due uova" Risposta:" Così riequilibri il polistirolo:.." A questo punto non ce la faccio più, mi alzo e corro a nascondermi per potermi scompisciare dalle risate.  E' più forte di me. E non per cattiveria. Il Mitico si nutre sempre e solo di cose strane, possibilmente frattaglie. Ogni volta lo spettacolo si ripete, sempre uguale ma diverso. Lui ci chiede se vogliamo conoscere il suo menù per pranzo e al nostro silenzio-assenso con

La Balena

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I cartelli appesi alle pareti parlano chiaro: QUI NON SI ABBRUSTOLISCE PANE, NON SI CUCINA PASTA, NON SI PULISCE IL PESCE NON SI SERVE CAFFE'. Praticamente mangi quello che ti danno e stai anche zitto. Strano vero? Locale antico e decadente, molto anni '70, tavoli con piatti e bicchieri semplici, tovaglie e tovaglioli rigorosamente di carta. Sembra un incubo, invece è il paradiso. Pochi piatti di pesce ma rigorosamente freschissimi e conditi in modo semplice. Servizio superveloce, pensate che ci siamo seduti alle 9 e alle 10,30 ce ne siamo andati via con la pancia piena e il sorriso sulle labbra.  COSA ABBIAMO MANGIATO: Antipasti: polpo bollito condito con olio, tonno fresco con cipolla cruda, muggine a scabecciu, cozze in umido, bocconi. A seguire orata arrosto per Ste e fritto misto per me. Frutta, formaggio, acqua e vino. QUANTO ABBIAMO PAGATO: 47 euro in due. CONTATTI: Via Santa Gilla 125, 09122 Cagliari 070288415

Capcakes al caffè con glassa al cioccolato

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Anche se novembre non è neanche iniziato ieri sera in casa mia si è iniziato a pensare al Capodanno con Stefano e una coppia di amici. Sapete, le solite cose, dove andare, quando partire, quanto spendere. Vi sembra presto? Qua se non ci si muove per tempo non si trova un letto neanche nel peggior B&B dell'isola. E allora vi confesso che a me il Capodanno mi manda sempre un po' in paranoia, bisogna avere la compagnia giusta e il posto giusto per non annoiarsi, mangiare bene e passare una bella serata.  Ammetto che ci ha sfiorato anche il pensiero di spostarci dalla nostra isoletta ma i voli in quel periodo sono veramente proibitivi e se sommiamo albergo, cibo, ecc la spesa diventa esorbitante. Abbiamo parlato, parlato e ancora parlato bevendo vino bianco e mangiando salatini e alla fine abbiamo ristretto la rosa delle mete probabili ad Alghero e Bosa che solitamente propongono bellissimi programmi per la fine dell'anno, se poi aggiungiamo che si affacciano su

mercatino domenicale di Sant'Elia

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Alla periferia di Cagliari, dove la terra si tuffa nel mare e i pescatori vivono la loro vita a pochi passi dal quartiere ghetto della città, nel quartiere di Sant'Elia, ogni domenica risorge l'omonimo mercatino. Stefano ci andava spessissimo col padre a comprare il pesciolino da cuocere a pranzo e ne conserva tuttora un dolcissimo ricordo. Io invece, ci ho messo un po' di più a farmi conquistare da quel serpentone di bancarelle che circonda il Lazzaretto, un palazzo in cui più di un secolo fa' persone e merci sbarcate dalle navi dovevano obbligatoriamente scontare il periodo di quarantena onde evitare di infettare la popolazione locale con qualche tipo di malattia infettiva. Poi giusto per dovere di cronaca, l'edificio venne usato per la cura dei bambini colpiti da tifo petecchiale e in periodo di guerra come rifugio per gli sfollati. Dopo la zona intera fu abbandonata all'oblio e sono qualche decennio fa' si pensò a un recupero strutturale

Una pasta speciale per le emergenze

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Mentre scrivo il post di oggi la mia mente vola in palestra e alle nuove cose che mi faranno fare oggi. La prima lezione è stata superata brillantemente, se non consideriamo il fatto che non riesco più a sollevare il braccio destro, e onestamente mi aspettavo qualcosa di molto più tragico e faticoso.  Tomasina e Hana, le mie colleghe, mi avevano messa in guardia da attrezzi strani e difficili da usare come fossero stati strumenti di tortura medioevali, ma alla fine non era nulla di troppo complicato.  Musica alta, qualche risata e la lezione è volata in una attimo. Mi piacciono le cose così, rapide e indolori, anche in cucina.  Qualche volta con poca fatica si ottengono autentiche delizie e per me è così quando si parla di questa pasta. Premetto che non sono una mangiatrice famelica di pastasciutta, ma ogni tanto un piatto me lo faccio fuori senza troppi sensi di colpa. Questa ricetta si prepara in dieci minuti dieci e mi ha aiutata a salvare centinaia di serate in c

GIRANDOLE ALLA NUTELLA

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Oggi si inizia con la palestra. Tanti buoni propositi che speriamo non finiscano in una nuvola di fumo. Però...Sono positiva. Se l'anno scorso sono riuscita a imparare a nuotare, quest'anno posso riuscire a fare palestra fino ad aprile senza sbuffare o lamentarmi troppo. Spero. Parliamo del dolce della foto che è meglio. Confesso che da quando per l'MTC ho preparato il pane dolce mi sono appassionata alla preparazione dei dolci lievitati. Non so perchè, srichiedonopiù pazienza e quindi più amore, di conseguenza la soddisfazione al momento dell'assaggio sarà amplificata. Questa ricetta l'ho rubata dalla CUCINA ITALIANA  di agosto 2012, ma il ripieno doveva essere fatto con una composta di fragoline di bosco, ma io ho optato per la Nutella. Credo non ci sia bisogno di spiegarvi il perchè.... Il risultato è un dolcetto delizioso e saporito ottimo per colazioni e merende. GIRANDOLE ALLA NUTELLA 315 gr di farina 100 gr di burro 20 gr di

Cotoletta croccante di maiale con i cornflakes

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Mi vergogno a mostrarvi una foto simile care amiche, ma la ricetta era talmente buona che non potevo  non condividerla con voi. Ho fatto alcuni scatti subito dopo la cottura tenendo il piatto con la mano sinistra il più possibile vicino alla luce, mentre urlavo a Stefano di venire a cenare.  Se ripenso alla scena mi viene da ridere a crepapelle, chi non ci conosce potrebbe pensare che siamo proprio strani! Ma torniamo al piatto che a dispetto della foto è a dir poco eccezionale. Pochi ingredienti, 10 minuti e il piatto è pronto. COTOLETTA CROCCANTE DI MAIALE x 2 persone: 2 bistecchine di maiale 1 uovo 4 cucchiai di cornflakes farina sale  pepe olio  Sbricioliamo con le mani i cornflakes senza creare pezzi troppo piccoli. Passiamo le bistecche nella farina, poi nell'uovo sbattuto salato e pepato, e infine nei cornflakes. Cuociamo al microonde con impostazione crisp per 10 minuti condendo solo con un leggerissimo filo d'olio. P