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Visualizzazione dei post da novembre, 2012

La ricetta per il contest di Giacomo Picariello: frollini agrodolci speck e timo con cuore di uvetta

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Ecco un altro partecipante al mio contest: Giacomo Picariello. Mi ha mandato una mail con la sua proposta, decisamente insolita come lo fu il gelato caprese che presentò per il contest di questa estate sul gelato. Ovviamente la sua ricetta non poteva essere qualcosa di convenzionale... Ovviamente vi posto la sua mail senza cambiare una virgola! Frollini agrodolci speck e timo con cuore di uvetta Questi frollini sono ideali per un aperitivo. Sono molto versatili, infatti si possono accompagnare a formaggi molli, come ricotta, stracchino, crescenza, ma anche a formaggi a pasta dura o semidura, come grana, parmigiano, provola e via dicendo. Io li ho abbinati a dello yogurt magro e a degli zucchini marinati al timo (marinatura con aceto, sale, olio, timo). Unica controindicazione (come dicono in famiglia dopo averli spazzolati): uno tira l'altro!!!! :-) Ingredienti per circa 40 frollini: 60gr di zucchero; 125gr di burro morbido; pizzico

Le mie arancine al salmone

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Ammetto sinceramente che le arancine di riso non erano al top nella mia classifica di piatti tipici siciliani. Adoro i cannoli, stravedo per il cous cous, la cassata poi, che ve lo dico a fare? Ma le arancine proprio mi davano l'idea di qualcosa di impossibile da mandare giù, se non accompagnate da almeno 1 litro d'acqua.  Ho passato anni a tergiversare su questa preparazione. Poi, un giorno, il grande passo. Mi decido a lasciare il cannolo per dolce e provare a superare le mie personalissime Colonne d'Ercole chiedendo un'arancina ripiena di ragù. Siedo su una panchina e la guardo: è enorme. Da dove comincio?  Ste mi guarda divertito e mi esorta all'assaggio. Lui le conosce bene, ha avuto una fidanzata siciliana. Va bene, ci provo. Do' un morso, e poi solo l'estasi.... Immaginavo che il riso fosse asciutto e il sugo poco. Ma mi sbagliavo, e di tanto. Riso succoso, un ragù portentoso, e poi la crosticina croccante che si rompe sot

TUTTI I BISCOTTI CHE VUOI, un piccolo contest sotto le feste

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Un'idea in testa. Ogni anno, da almeno dieci anni. Sotto le feste si fanno i biscotti. Non so neanche io perchè, ma per me sono il simbolo dello stare insieme. Nuvole di farina, il forno acceso, e tanti aromi che si mescolano nell'aria.  C'era sempre qualche amico che mi faceva compagnia mentre stavo con le mani in pasta.  Non toccavano nulla, per carità, guardavano e basta chiacchierando con me del più e del meno. Credo di aver preparato 3 chili di frolla un anno, salvo accorgermi che erano veramente troppi. Così è nata la tradizione di regalarne ad amici e parenti. Lo scorso anno ne ho preparato per tutti i colleghi: una fatica immane, ma che soddisfazione! E anche quest'anno sono pronta per la grande sfida, a patto di stare al passo con gli altri impegni. E ora entrate in gioco voi care amiche. Voglio scoprire le vostre ricette e trucchi a riguardo. Non scherzo quando dico che siete per me fonte di ispirazione con tutte le vostre crea

Fusilli con polpettine e mozzarella

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Sono rimasta sconcertata. Mentre i centri commerciali pullulano di persone le vie del centro di Cagliari sono cimiteri di vetrine sporche. I negozi in cui spendevo le mie paghette non ci sono più, "stritolati dalla crisi" dicono. Ma siamo realmente sicuri che sia così? In fin dei conti non ho visto nessuno combattere in maniera agguerrita il calo di compratori. Nessuno che fa orario continuato permettendo a chi lavora di fare qualche acquisto durante la pausa pranzo. E la domenica? Il centro è deserto. E dire che proprio in quel giorno attraccano al porto navi da crociera cariche di turisti desiderosi di visitare negozi e monumenti. E la sera? Non sia mai che qualcuno tenga aperto dopo le sette e mezzo di sera. Diciamoci la verità: siamo un popolo di cialtroni. Bravi a lamentarci ma poco attivi quando bisogna rimboccarsi le maniche. I tempi sono cambiati è vero, ma senza una reazione si annega e basta. Voi che ne pensate? Intanto vi lascio con una pastasciutt

Il castagnaccio e un pensiero all'Araba

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Un compleanno speciale. Una donna sorprendente. Divertente, ironica, positiva e un pizzico folle. Stefania è proprio così. E il suo blog la rispecchia perfettamente. Oggi sono 3 anni che ci delizia con le sue ricette dotate di barbatrucchi, ma soprattutto con le sue storie esilaranti, che mi fanno riflettere su come il mondo sia diverso a qualche ora d'aereo da qui. Usi e costumi che per noi sono allucinanti, lì sono la normalità, e Stefy ci si tuffa a capofitto ogni giorno con il senso dell'umorismo che contraddistingue rendendola la nostra  Araba Felice. Grazie di tutto Stefy. Un pacco di farina di castagne comprato qualche settimana fa' e neanche la più pallida idea di cosa farci. Alla fine mi sono attenuta a un gran classico che non avevo mai provato. Un piatto povero che mi ha rimandato alla mente le immagini di alcuni bambini (io e mio cugino) che aprivamo pigne in una pineta per divorare il loro gustoso segreto. E il sapore delle castagne bo

Biscotti al burro d'arachidi

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Giovedì mattina a lavoro. Il Mitico Paziente è felice: "Mi è sceso il polistirolo (colesterolo), la microbina (emoglobina) va bene e anche la diabeta (glicemia)". La mia collega lo guarda con gli occhi divertiti ma con l'espressione seria di una professionista della salute che sa il fatto suo, non si scompone neanche quando il Mitico le domanda: "Vuoi sapere cosa ho oggi a pranzo?", lei ribatte:"Se me lo vuoi dire..." "Dunque, piselli con la cotenna di maiale, e poi ci aggiungo due uova" Risposta:" Così riequilibri il polistirolo:.." A questo punto non ce la faccio più, mi alzo e corro a nascondermi per potermi scompisciare dalle risate.  E' più forte di me. E non per cattiveria. Il Mitico si nutre sempre e solo di cose strane, possibilmente frattaglie. Ogni volta lo spettacolo si ripete, sempre uguale ma diverso. Lui ci chiede se vogliamo conoscere il suo menù per pranzo e al nostro silenzio-assenso con

La Balena

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I cartelli appesi alle pareti parlano chiaro: QUI NON SI ABBRUSTOLISCE PANE, NON SI CUCINA PASTA, NON SI PULISCE IL PESCE NON SI SERVE CAFFE'. Praticamente mangi quello che ti danno e stai anche zitto. Strano vero? Locale antico e decadente, molto anni '70, tavoli con piatti e bicchieri semplici, tovaglie e tovaglioli rigorosamente di carta. Sembra un incubo, invece è il paradiso. Pochi piatti di pesce ma rigorosamente freschissimi e conditi in modo semplice. Servizio superveloce, pensate che ci siamo seduti alle 9 e alle 10,30 ce ne siamo andati via con la pancia piena e il sorriso sulle labbra.  COSA ABBIAMO MANGIATO: Antipasti: polpo bollito condito con olio, tonno fresco con cipolla cruda, muggine a scabecciu, cozze in umido, bocconi. A seguire orata arrosto per Ste e fritto misto per me. Frutta, formaggio, acqua e vino. QUANTO ABBIAMO PAGATO: 47 euro in due. CONTATTI: Via Santa Gilla 125, 09122 Cagliari 070288415