Il limoncello di Roberta
Mettiamo per ipotesi di dover andare a un matrimonio.
Mettiamo che questo matrimonio sia ben lontano dalla Sardegna.
Mettiamo anche di dover essere testimone, di doversi far fare l'abito, comprare le scarpe, la pochette, prenotare l'albergo, comprare il necessaire per la partenza e nonostante tutto andare a lavoro.
Ecco perchè mi sono assentata così tanto.
Però per una volta ho fatto shopping giustificato e strisciato allegramente la mia carta di credito in giro per la città, insomma, sono soddisfazioni anche queste.
Sono settimane che ho le bucce dei limoni in infusione nell'alcol.
Ieri avevo mezz'oretta libera (non ci vuole di più) e ho finito la preparazione salvo non considerare che mi servivano più bottiglie... Ma lasciamo stare.
Il limoncello ognuno lo prepara secondo il proprio gusto. Il mio è abbastanza forte e dolce al punto giusto, se non dovesse andarvi la mia diluizione potrete sempre aggiungere più sciroppo e diluirlo ulteriormente.
Limoncello di Roberta
Ingredienti:
4-5 limoni grandi non trattati (questo è very important)
1 litro di alcol a 95°
3 litri d'acqua
1 kg e 200 gr di zucchero
Con un coltellino ben affilato sbucciamo i limoni, ma attenzione, ci occorre solo la buccina gialla, quindi cerchiamo di pelare meno parte bianca possibile (quella poco poco più sotto).
Questa sembra una sciocchezza, ma la parte bianca è quella che rende amarognolo il liquore, quindi ripeto, meno ce n'è meglio è.
Dopo aver compiuto questa noiosissima operazione mettiamo le bucce in un vaso ermetico, le copriamo con l'alcol, chiudiamo e conserviamo in un luogo buio e fresco per circa 3 settimane.
Passato questo tempo filtriamo l'alcol e buttiamo le bucce.
Prepariamo lo sciroppo mescolando sul fuoco l'acqua e lo zucchero.
Quando arriveremo quasi all'ebollizione spegniamo e lasciamo raffreddare.
A questo punto mescoliamo lo sciroppo con l'alcol e travasiamo nelle bottiglie.
Questo limoncello si può bere da subito, ma c'è chi preferisce aspettare una o due settimane prima di effettuare il primo assaggio. Come si suol dire fate vobis!
ottima occasione per strisciare la carta... e delizioso il limoncello!!
RispondiEliminafare limoncello in casa è un arte! io no ci ho mai provato, am forse potrei :)
RispondiEliminabelo il blog. sono contenta che me l'hai fatto scoprire :)
buon weekend,
justyna
Potrei versarmene un goccetto in onore della sposa e anche della testimone che l'ha fatto. Alla salute!
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